• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale
  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

L’identità ucraina e il consolidarsi dell’idea di patria

03/04/2022

 

Nei rari casi in cui la cronaca internazionale assume una dimensione storica come in questi giorni, il pericolo è di essere sommersi da instant books: la superficialità è onestamente implicita nella loro ammissione d’immediatezza. Anche quelli fatti bene, nell’aiutare a capire vivono quanto il tempo di un buon articolo di giornale.

Non è il problema del saggio di Giorgio Cella, che insegna all’Università Cattolica di Milano. Il suo Storia e geopolitica della crisi ucraina è un tassello importante per capire ciò che sta accadendo davanti ai nostri occhi: una guerra europea nel XXI secolo. È il tassello della Storia, quello fondamentale per arrivare alla comprensione dei fatti politici di oggi: la genesi oltre un millennio fa, la vicenda del luogo-nazione nei secoli fino ai giorni nostri. Andando oltre le immagini quotidiane del conflitto, studiare la Storia non garantisce a un giovane un posto di lavoro, ma aiuta a capire il presente nel quale vive fino, a volte, a intuire il futuro.

Nella prefazione Massimo de Leonardis cita Napoleone: l’ Histoire d’un pays est dans sa geographie. Molte altre cose la determinano ma conta molto nel caso dell’Ucraina, terra di confine tra Est e Ovest, cattolicesimo e ortodossia, imperi che avanzano e arretrano: mongoli, tartari e khanati da Est; svedesi, teutonici, polacchi, gli Asburgo, i nazisti e, ovviamente, gli zar, i segretari generali del Pcus e ora Vladimir Putin.

Non sono queste le condizioni per consolidare un armonioso senso di patria. Ciò che nasce attorno all’anno mille non è una nazione ucraina ma la Rus’ di Kiev, cioè le radici della Russia cristiana. Cella stabilisce che «nella costruzione dell’identità nazionale ucraina» è fondamentale l’Unione di Lublino del 1569: «La manifestazione di una determinata nazione, di un determinato gruppo d’individui caratterizzati da specifici elementi in comune…e soprattutto di un destino comune». Ma anche in questo caso l’Unione fu fatta con polacchi e lituani. Circa un secolo più tardi l’etmano Bohdan Chmel’nyc’kyj avrebbe lasciato la sfera polacca per entrare in quella di Mosca dalla quale l’Ucraina non sarebbe più uscita.  Dal punto di vista storico, questo percorso dovrebbe confermare la convinzione di Putin: lo Stato ucraino non esiste. Tuttavia ciò che lo determina non è il tempo ma quando una comunità decide di farsi nazione sovrana. Fino all’inizio del secolo scorso in Palestina non esisteva un nazionalismo arabo-palestinese: lo fece nascere il nazionalismo sionista degli immigrati ebrei europei. Così è stato per l’Ucraina: a partire dal crollo dell’Urss all’inizio degli anni 90, l’idea di una patria ucraina si consolidò sempre più. Le elezioni truccate di Putin, il tentativo di sopprimere la rivoluzione di Maidan nel 2014, l’annessione di Crimea, il Donbass e Lugansk. Infine l’aggressione.

 La determinazione degli ucraini e la mediocrità dell’esercito russo rendono ora ineluttabile uno Stato ucraino indipendente e libero.

Ugo Tramballi Sole 24 Ore domenica 3 aprile 2022

*************

Storia e geopolitica  della crisi ucraina. Dalla Rus’ di Kiev a oggi
Giorgio Cella

Carocci, pagg. 352, € 36

Il volume, in un costante rimando tra dinamiche storiche e attualità geopolitica, si rivela uno strumento prezioso per l’analisi dei complessi fenomeni che hanno condotto, nei secoli, all’odierno conflitto in Ucraina, ad oggi la più importante crisi politico-militare su suolo europeo del XXI secolo. Una lunga traiettoria che dai tempi di Erodoto giunge sino ad Euromajdan, dove l’attenta ricostruzione storica si interseca con efficaci chiavi interpretative. L’autore fa inoltre emergere un mosaico culturale di grande interesse, spaziando in modo erudito lungo i secoli, gli eventi e i popoli di questo crocevia di religioni, imperi e identità: dalla Rus’ di Kiev ai cosacchi ucraini, dalle contese tra russi, polacchi e turchi sino all’era postsovietica e al processo di allargamento ad est della NATO. Un testo che costituisce un unicum negli studi di storia delle relazioni internazionali, cruciale per addentrarsi non solo nelle vicende dell’Ucraina e della sua crisi con Mosca, ma anche per una più generale comprensione degli avvenimenti di quella periferia centro-orientale d’Europa che, come Giorgio Cella sottolinea, è stata nel corso della storia del Vecchio Continente troppe volte gravemente trascurata.

 

Correlati

Pubblicato in: Rassegna stampa
Post precedente:1861: una nuova Nazione da costruire
Post successivo:Giuseppe Bezzuoli. Un grande protagonista della pittura romantica

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

L’Occidente è sulla via del tramonto?

Video

Convegno “La morte di Giacomo Matteotti nel clima politico della Firenze degli anni 20 del novecento”

Prossimi appuntamenti

FESTA DELL’INDIPENDENZA TOSCANA

18/04/2025

BUONA PASQUA

16/04/2025

Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

14/03/2025

Lettere al Direttore

Anche il liberale Gobetti condivideva il giudizio di Gramsci sul Risorgimento come “rivoluzione mancata”

02/02/2025

Focus

Una vita contro

21/04/2025

Tribuna

1947: una canzone di Sergio Endrigo

09/02/2025

Luoghi

Firenze: città di pietra.

08/02/2025

Mostre

Tra le meraviglie di Foggini

11/04/2025

Rassegna stampa

Se si eleva la cultura militare a valore assoluto

10/04/2025

Pubblicazioni

Così le donne salirono in cattedra

23/03/2025

RisorgimentoFirenze.it nella tua mail

E' possibile ricevere un messaggio e-mail ad ogni nuova pubblicazione sul nostro sito.
Basta inserire il proprio indirizzo di posta elettronica nella casella sottostante. Il servizio è gratuito e può essere interrotto in ogni momento.

Unisciti a 98 altri iscritti

IL PARTITO D’AZIONE IN TOSCANA

25/03/2025

Alla tradizione mazziniana e democratica del Partito d’Azione risorgimentale s’ispirò, nel riprenderne il nome, uno dei movimenti politici dell’opposizione antifascista. Alla formazione dell’ideologia di questo …

DI SPALLE A QUESTO MONDO

13/03/2025

" Bisognerebbe che tutte le Potenze belligeranti, nella Dichiarazione di guerra, riconoscessero reciprocamente il principio di neutralità dei combattenti feriti per tutto il tempo della loro cura e che adottassero …

8 MARZO 2025. La preveggenza di ANNA KULISCIOFF

09/03/2025

Nel centenario della morte, al   Museo del Risorgimento di Milano documenti, lettere, giornali, opuscoli ricostruiscono l’esperienza politica della socialista, che già tra Ottocento e inizio Novecento si …

Per un’Europa libera e forte

01/03/2025

La libertà è come l’aria: ci si accorge quanto vale quando comincia a mancare Piero Calamandrei Sono passati già tre anni da quando la Russia di Putin ha invaso e devastato uno stato …

NEOBORBONICI, INUTILE DARE LA COLPA AD ALTRI ITALIANI

22/02/2025

LETTERE al Corriere della Sera 21febbraio 2025 Caro Aldo, ho letto la sua pseudo intervista a Roberto Andò. Lei non perde occasione per mettere in cattiva luce il Sud. Lei mitizza una impresa finanziata solo …

“M” VA A ROMA

06/02/2025

Mussolini al lavoro in via dell’Impero, oggi via dei Fori Imperiali Si intitola “Una capitale per l’Italia”, sottotitolo “Per un racconto della Roma fascista” l’ultimo saggio di Ernesto Galli della Loggia appena …

Montale, geniale dilettante

05/02/2025

Nel 1925 usciva «Ossi di Seppia», esordio poetico del premio Nobel, che diceva di sé «ho scritto sempre da povero diavolo» e che a Firenze avrebbe diretto il Vieusseux I montaliani Ossi di seppia, usciti a Torino …

La residenza sovrana di Palazzo Pitti a Firenze

04/02/2025

Quando il 3 febbraio del 1865 «il migliore de’ re», Vittorio Emanuele II varcò la soglia di Palazzo Pitti per farne la sua residenza in attesa di Roma, il «Giornale Illustrato» salutava la Reggia quale «pupilla …

Il Risorgimento non è stata una rivoluzione incompiuta

01/02/2025

“…l’Italia non è regredita, non si è impoverita, non è emarginata, non è in declino; tutto ciò è avvenuto grazie al lavoro, allo sforzo, al comportamento degli italiani nel loro complesso. Ecco perché bisogna …

GIORNATA DELLA MEMORIA. La vittima del fascismo, Enrica Calabresi, raccontata in musica, al Funaro di Pistoia

27/01/2025

Al Funaro, Centro Culturale di Pistoia, la storia di una studiosa brillante: con le leggi razziali perse il lavoro e poi fu arrestata a Firenze La storia di una scienziata ebrea, del suo brillante percorso …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi

 

Caricamento commenti...