Autore Mario Missiroli
Postfazione Francesco Perfetti
Editore Storia e Letteratura
Collana Edizioni Gobettiane
Anno 2021
Pagine 129
Prezzo € 19,00
Direttore del quotidiano milanese di orientamento democratico «Il Secolo», Mario Missiroli nel 1922 aderì incondizionatamente al manifesto che annunciava la nascita della «Rivoluzione Liberale». “Il colpo di Stato“, che Gobetti pubblicò nel 1924, dopo che l’autore era stato estromesso dal «Secolo» fascistizzato, riprendeva e sviluppava concetti già elaborati nella “Monarchia socialista“: la Corona non poteva «assistere indifferente al quotidiano franamento dello Stato liberale» e ben presto il dissidio col regime sarebbe stato inevitabile. Gli eventi successivi smentirono l’ipotesi sul ruolo di mediazione della monarchia e Missiroli, nell’ottobre 1925, mise nero su bianco una «conversione» al fascismo che per Gobetti determinò la rottura definitiva, resa pubblica sulla «Rivoluzione Liberale».
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…Chi è in realtà Mario Missiroli (Bologna 1886, Roma 1974), questo giornalista brillante ed amante del paradosso che non disdegna con un po’ di fantasia la coincidenza degli opposti?
Un bel ritratto ce lo fornisce Francesco Perfetti nella splendida postfazione. Rileva che la formazione culturale del Nostro è eterogenea ed eclettica. E’ dotato di un realismo machiavellico di stampo machiavelliano e guicciardiniano. Spirito laico per eccellenza “da un punto di vista politico egli avrebbe potuto essere classificato come un liberale eterodosso con qualche apertura ai socialisti e ai sindacalisti rivoluzionari Cacciato dalla direzione prima del “Resto del Carlino” e poi del “secolo”, si adatterà a vivacchiare durante la dittatura incensando il duce. Per risorgere nel dopoguerra con le direzioni del Messaggero e del Corriere della Sera. Non un cuor di leone, ma un raffinato intellettuale e un eccellente giornalista.
L’importanza del fattore monarchico nella politica italiana
Paolo Armaroli Il Sole 24 Ore 18 aprile 2021
Mario Missiroli