…E può far sorridere – o suscitare indignazione – il richiamo delle camice verdi della Lega al federalismo dei Cattaneo, dei Ferrari e dei Gioberti, i quali volevano realizzare un’entità statale su basi federali per garantire alla nazione italiana indipendenza politica, emancipazione civile e progresso sociale dopo secoli di asservimento a potenze straniere.
Nel loro progetto alternativo allo stato monarchico centralizzato, i federalisti partivano comunque dal presupposto che esistesse un’italianità culturale dai tempi di Dante, Petrarca e Boccaccio, un’italianità delle “cento città”che bisognava promuovere ed incrementare con la conquista della libertà e dell’indipendenza …
Emilio Gentile in Italiani senza padri
Entrando in S.Croce a Firenze e camminando lungo la parete della navata destra tra i diversi monumenti sepolcrali eretti in onore delle glorie italiche si vede il monumento per Vittorio Alfieri realizzato da Antonio Canova, il famoso scultore neo-classico.
Nel 1806, in tempi di dominio napoleonico a Firenze, quando ancora era in fieri il processo risorgimentale Canova pone accanto al sarcofago del poeta tragico una figura di donna piangente che rappresenta la Patria.
Sui capelli della statua a cingere la testa c’è una corona di torri : un modo allegorico, ma anche fortemente espressivo di mostrare l’Italia ( che ancora non esisteva ! ) delle cento città e delle cento torri. Un immagine allegorica che avrà successo e sarà ripresa da altri artisti.
Canova con la sua sensibilità d’artista prima di Cattaneo e Gioberti , onorando l’amor di patria dell’Alfieri, prefigura un’unità d’Italia, libera ed indipendente, rispettosa però delle diversità regionali e della molteplicità delle tradizioni locali.
Il rapporto tra i federalisti di ieri e quelli di oggi è pertanto inesistente ed improponibile.
Oggi tra l’altro vediamo Roma, Firenze Torino e tutti i capoluoghi di regione che celebrano l’Unità d’Italia assieme a tanti piccoli centri urbani, che caratterizzano storicamente il nostro territorio nazionale.
Per esempio in Toscana a Portoferraio, a Pescia, a San Piero a Sieve, a Barberino nel Mugello , per ricordare alcuni di questi municipi, tra Marzo e Maggio sono state promosse da parte delle amministrazioni locali iniziative che vogliono ricordare sia i 150 anni dell’Unita italiana , sia il ruolo dei comuni,forse piccolo, ma importante, avuto durante il Risorgimento
Questa è la miglior risposta a chi parla a sproposito del Risorgimento come movimento nazionale che è stato imposto con la forza sulla ricchezza e sulla libertà delle singole regioni e dei singoli municipi
Nella foto: L’Italia piangente sulla tomba dell’Alfieri