L’adesione di Pavia al processo di unificazione nazionale trova i presupposti nelle peculiari caratteristiche della città, posta in frontiera fin dalla prima metà del Settecento, ma anche sede di una storica Università con prestigiosi collegi, che le assicura una presenza di studenti vivace dal punto di vista politico: Pavia diventa serbatoio di patrioti prima e di uomini politici poi. Anche l’impegno della famiglia Cairoli in ogni fase dell’unificazione contribuisce a formare una tradizione democratica forte. Insignita della medaglia d’oro per benemerenze patriottiche, è anche tra le prime città a recepire l’esigenza di memoria dell’epopea risorgimentale e nel 1885 viene istituito il Museo del Risorgimento.
A questo intende dare forma l’attuale percorso espositivo che colloca le vicende politico militari nel più ampio contesto storico sociale, culturale, economico riferito all’ambito locale, ma pur sempre in osmosi con la vicenda storica nazionale.
Testi a cura di Gigliola De Martini
Il Museo del Risorgimento fa parte dei Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia.
Per maggiori informazioni: http://www.museicivici.pavia.it/risorgimento/index.php