Howard Chandler Christy Scena della firma della Costituzione americana 1940
Guerre, costituzioni e la creazione del mondo moderno
Autore Linda Colley
Editore Rizzoli
Anno 2022
Pag. 468
Euro € 26,00
Il Settecento non è stato solo il secolo delle rivoluzioni: proprio in quel periodo, infatti, gli Stati iniziarono a dotarsi delle prime costituzioni moderne.
Carte nate sulla spinta di idee capaci di varcare i confini nazionali e diffondersi in tutto il mondo; documenti figli sia dei moti di rivendicazione popolare sia della necessità di legittimazione dei governanti, intenzionati a formalizzare il proprio potere sancendo diritti e doveri di cittadini e istituzioni. Ma quelle costituzioni furono anche molto altro, come ci mostra Linda Colley in questo saggio tanto ampio quanto originale. Studiosa affermata e saggista di talento, Colley delinea una storia globale delle carte costituzionali dal Settecento a oggi, sovvertendo alcune delle convinzioni più diffuse in materia: certo, la loro emanazione fu un passaggio fondamentale per molte epiche rivoluzioni (basti pensare a quella americana) e per l’affermazione dei diritti dei diseredati, ma si trasformò anche in uno strumento di violenta espansione imperialista, di espropriazione e di marginalizzazione sociale (soprattutto a discapito delle donne e delle persone di colore). E, in ogni caso, quelle costituzioni – testi in cui politica, ideologia, pragmatismo e letterarietà si mescolavano – furono sempre inestricabilmente legate alle guerre tra nazioni. Dall’innovativo Nakaz emanato da Caterina II di Russia al testo di James Africanus Beale Horton, visionario legislatore della Sierra Leone; dalla celebre carta dei padri fondatori degli Stati Uniti alla prima moderna costituzione islamica, opera dello statista-soldato tunisino Khayr al-Din; dagli originali documenti elaborati in Corsica nel 1775 e in Giappone nel 1889 fino a quello promulgato nella minuscola Pitcairn, isola del Pacifico dove furono per la prima volta riconosciuti pieni diritti di cittadinanza alle donne: con autorevolezza e una straordinaria verve narrativa, Linda Colley ci guida alla scoperta di una grande storia fatta di personaggi affascinanti, eventi epocali e idee in grado di cambiare il mondo.
Linda Colley, nata nel 1949 insegna storia a Princeton ed è fellow della British Academy, della Royal Historical Society, della Royal Society of Literature e dell’Academia Europaea. Ha insegnato nelle università di Cambridge, Yale e alla London School of Economics. Tra i suoi libri, ricordiamo Britons: Forging the Nation 1707-1837, con il quale ha vinto il Wolfson Prize, e Prigionieri. L’Inghilterra, l’Impero e il mondo. 1600-1850 (Einaudi, 2004).
Uno scontro tra soldati bavaresi (a sinistra) e francesi durante la guerra francoprussiana del 1870-71 in un’opera dell’artista tedesco Richard Knötel . Da quella guerra nacque la Terza Repubblica francese