Fabio Bertini, già Coordinatore nazionale delle Associazioni Risorgimentali, ha informato sui social che la sera del 13 novembre 2020, la presentazione del libro CroceRossa e cultura è stata impedita da una incursione di individui strepitanti che, con sfilza di bestemmie, musiche assordanti, invettive, sproloqui, hanno impedito che si potesse svolgere il programma. I relatori, brave e oneste persone che avevano preparato gli interventi, sono stati defraudati del loro tempo, gli autori della possibilità di sentire commentata la loro fatica, gli spettatori della possibilità di sentire, vedere e discutere via chat. Non sottovalutiamo. È già stato fatto una volta cent’anni fa. Siamo in presenza di uno squadrismo informatico che merita assolutamente di essere contrastato ha poi commentato.
Può darsi che sia squadrismo digitale, come potrebbe essere quel bullismo cibernetico e quell’odio che sui social negli ultimi anni si è propagato dalle scuole alle pagine di Facebook, ma anche se fosse solo la mancanza di educazione e di senso civico, sono spregevoli azioni che intossicano il dibattito pubblico ed il confronto democratico di idee e di opinioni nella società ed in particolare tra i giovani italiani.
Recentemente il presidente Mattarella aveva rivolto un invito alle istituzioni ed ai cittadini italiani per una maggiore coesione sociale in nome di un’unità nazionale più salda per poter fronteggiare un insidioso nemico come il Covid che sta minacciando la salute e l’economia del nostro Paese. Era un nobile appello, purtroppo inascoltato da parte di una minoranza di intolleranti, che hanno impedito il 13 novembre lo svolgersi di un sereno dibattito on line.
Infatti questi episodi di intolleranza stanno avvelenando il clima politico e sociale e stanno invece a dimostrare che la volontà del popolo italiano, almeno di una parte, di assumersi una responsabilità collettiva di fronte all’emergenza sanitaria stenta ad affermarsi pienamente; ed ancor più grave è l’offesa di questi cyberbulli non tanto nei confronti dei relatori di un convegno di storia italiana nell’ambito della presentazione di un libro sulla Croce Rossa Italiana, quanto proprio nei confronti di un’organizzazione quale la Croce Rossa Italiana , nata nei campi di battaglia del Risorgimento, formata per lo più da giovani donne, che ieri in tempo di guerra, oggi in tempi di pace hanno dato il loro impegno e spesso la vita, ieri per la salvezza dei soldati sui fronti di guerra, oggi dei civili sui fronti degli ospedali antiCovid. Sergio Casprini
Parco della Rimembranza a San Miniato Firenze
In memoria dei Caduti della Croce Rossa Italiana