La Festa de l’Unità di Firenze ospiterà la mostra curata dall’Istituto Gramsci Toscano
dal 29 agosto al 13 settembre 2015
Cinquanta prime pagine storiche de l’Unità, 20 dedicate a fatti avvenuti a Firenze e altre 30 testimonianza di eventi che hanno cambiato la storia dell’Italia e del Mondo. Sono quelle che l’Istituto Gramsci Toscano ha deciso di mettere in mostra in occasione della Festa de l’Unità di Firenze andandole a recuperare dallo straordinario archivio di cui dispone e che raccoglie la collezione pressoché integrale di tutte le copie del quotidiano fondato da Antonio Gramsci nel 1924.
“Lo scorso anno – spiega la presidente dell’Istituto Marta Rapallini – le Feste del PD sono tornate a chiamarsi de l’Unità proprio quando il giornale, purtroppo, ha cessato le sue pubblicazioni. E così, dopo aver messo in mostra nel 2014 i manifesti di tutte le Feste de l’Unità alle Cascine, quest’anno, col ritorno in edicola dopo 11 mesi di assenza, organizzare uno stand con alcune tra le prime pagine che hanno fatto la storia del quotidiano ma anche del giornalismo in Italia ci sembrava il modo giusto per ridare centralità proprio al giornale”
E così dalla Liberazione di Firenze al Social Forum, dall’omicidio di Aldo Moro a quello di Falcone, dalla morte di Stalin a quella di Berlinguer, dalla nascita del PD all’elezione di Napolitano, dall’intervista a Castro alla caduta del Muro di Berlino, nello stand dell’Istituto Gramsci Toscano (che sarà posizionato simbolicamente a fianco della Direzione della Festa) sarà possibile ripercorrere gli oltre 91 anni de l’Unità attraverso titoli e immagini che dimostrano anche quanto e come il modo di fare giornalismo sia mutato nel tempo.
“Non è stato facile fare una selezione, perché tante di più sarebbero state le prime pagine meritevoli di essere messe in mostra – prosegue Rapallini – ma siamo convinti di essere riusciti a raccontare non solo simbolicamente oltre 90 anni di storia della nostra città, del nostro Paese e degli eventi che hanno fatto la storia del mondo. Il nostro però non è un contributo solo rivolto al passato e fino al termine della Festa apriremo il nostro spazio al confronto, al dibattito e alla possibilità per tutti di lasciare la loro idea, la loro impressione o il loro suggerimento su cosa e come vorrebbero l’Unità del presente e del futuro”.