VILLA BARDINI Costa San Giorgio 2, Firenze 26 settembre 2024 – 19 gennaio 2025
Un viaggio esperienziale intenso che narra di città desiderate, utopiche, metropoli e paesaggi urbani immaginati da artisti dei secoli XX e XXI attraverso molteplici rappresentazioni artistiche: pittura, scultura, architettura e fotografia, video e musica contemporanea. A cura di Lucia Fiaschi, Bruno Corà, Silvia Mantovani e Claudia Bucelli
LE OPERE
Il visitatore potrà proiettarsi in realtà talvolta auspicate, talaltra temute, grazie alla guida di citazioni letterarie che suddividono la mostra in 12 sezioni (Città desiderata, Città ostile, Mappe di città, Città dell’uomo, Utopie, Tracce urbane, Memorie di città, Città ribelle, Elementi di città, Nature urbane, Paesaggi urbani, Metropolis) “visioni” che si rivelano agli occhi dei visitatori attraverso lo sguardo sulle molte e talvolta discordi identità urbane, sempre e comunque protese al superamento dei limiti connaturati all’organismo città.
Fra i grandi nomi legati alla pittura inevitabile punto di partenza è Case in costruzione di Umberto Boccioni, figura fondamentale di riferimento per l’ambito futurista che ha influenzato profondamente l’evoluzione delle arti europee della prima metà del XX secolo. E ancora Piazza d’Italia di Giorgio de Chirico e Firenze III/XII di Gerhard Richter, sovrapposizione di istantanea fotografica e pittura secondo la tecnica elaborata dal pittore.
Tra gli scultori troviamo lo statunitense Sol LeWitt, esponente della Minimal Art, costruttore di strutture tridimensionali basate su un rigido sistema logico di procedura concettuale, del quale in mostra è esposta una Irregular Tower. È presente anche Michelangelo Pistoletto con il suo Terzo Paradiso, un alluminio di utopica eco per la sezione introdotta dal testo di Oscar Wilde, affiancato da un’opera di Dani Karavan, Partition del 1973 e dal Cretto bianco di Alberto Burri
La declinazione architettonica è affidata, tra gli altri, a Le Corbusier (in mostra anche Ville contemporaine pour 3 millions d’habitants del 1922), Stefano Boeri, Rem Koolhaas, Pietro Porcinai, Giovanni Michelucci e Antonio Sant’Elia. Per quanto riguarda la fotografia sono esposte opere di Mimmo Jodice, Luigi Ghirri, Olivo Barbieri.
Si aggiungono presenze di video e musica contemporanea (Daniele Lombardi, Giuseppe Chiari, John Cage, Luciano Berio, Giuseppe Chiari e Bruno Maderna) raccolte dal musicologo Francesco Bonomo che interpretano la città non soltanto come agglomerato urbanistico ma come espressione organica laddove i rumori della città ne divengono la voce. L’esperienza si conclude con la proiezione di un filmato originale del regista Francesco Castellani che lascia spazio allo spettatore di interrogarsi sulle molte identità urbane
Villa Bardini