Dal 1° ottobre 2014 fino all’11 gennaio 2015 la Galleria del Costume di Palazzo Pitti ospita la mostra dedicata a Piero Tosi nell’anno del conseguimento del premio Oscar onorario alla carriera con la seguente motivazione Piero Tosi, un visionario i cui incomparabili costumi superano il tempo facendo vivere l’arte nei film.
Il Maestro ha lavorato per anni come costumista teatrale, poi affermandosi soprattutto nel cinema a fianco di grandi registi fra i quali vanno ricordati Luchino Visconti ed altri che hanno contribuito a fare la storia del cinema italiano come Vittorio De Sica, Federico Fellini, Mauro Bolognini, Liliana Cavani, Franco Zeffirelli e Pier Paolo Pasolini.
Tosi si è avvalso di sartorie teatrali di prestigio, come quella di Umberto Tirelli, con la quale collabora ancor oggi a distanza di anni dalla scomparsa di quest’ultimo.
La mostra, dal titolo “Omaggio al Maestro Piero Tosi. L’arte dei costumi di scena dalla Donazione Tirelli”, propone una quindicina di abiti di scena di Piero Tosi; questi sono esposti nella sala da ballo del museo, nell’allestimento coordinato dall’architetto Mauro Linari, e costituiscono un nucleo di grande importanza storica e di innegabile fascino della ricca donazione fatta da Umberto Tirelli alla Galleria del Costume nel 1986, comprendente abiti storici e costumi teatrali e cinematografici.
“Questa selezione di abiti di scena tratti dalla Donazione Tirelli – come afferma il Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini – non solo rappresenta la nota creatività di Tosi in una varietà di epoche e di tipologie, ma ci porta attraverso i migliori film dei più grandi registi italiani del Novecento”.
Tra i costumi di scena disegnati da Tosi che è possibile ammirare in mostra ricordiamo Medea (film: Medea, regia di Pier Paolo Pasolini, interprete: Maria Callas), Elisabetta (Sissi) (film: Ludwig, regia di Luchino Visconti, interprete: Romy Schneider), Giuliana Hermil (film: L’innocente, regia di Luchino Visconti, interprete: Laura Antonelli); questi due ultimi sono frutto del sodalizio con Luchino Visconti che diede vita a veri e propri capolavori fondati su un rigore filologico perfetto, “al quale sono complementari – come spiega la Direttrice della Galleria del Costume, Caterina Chiarelli -, svelando la complessità di espressione del Maestro, l’inventiva e la creatività sprigionata dai personaggi atavici, quasi tribali nel film Medea”.
La mostra, chiusa ogni primo e ultimo lunedì del mese, sarà visitabile dalle 8.15 alle 18.30 nel mese di ottobre, e dalle 8.15 alle 16.30 da novembre a gennaio. L’ingresso al museo è gratuito fino a 18 anni; dai 18 ai 25 anni è ridotto; gli adulti pagano il biglietto d’ingresso.
Tosi Piero
Costumista teatrale e cinematografico, nato a Sesto Fiorentino (Firenze) il 10 aprile 1927, studiò a Firenze, prima all’Istituto d’arte e poi all’Accademia di Belle Arti, dove ebbe tra gli insegnanti Ottone Rosai. Iniziò l’attività di costumista nel 1947 in teatro. Nel cinema, per i primi venticinque anni si dedicò in prevalenza ai film di Visconti, nei quali fornì d’altronde i risultati migliori. Esordì come responsabile dei costumi di Bellissima (1951), intraprendendo quella ricerca di abiti presi dalla realtà che sarebbe diventata una sua caratteristica per i film di ambientazione contemporanea: così avvenne per il tailleur di Maddalena Cecconi (Anna Magnani), ‘sottratto’ a una signora che lo indossava e sottoposto a un bagno nel tè per adattarlo alle esigenze fotografiche del film. Il Gattopardo (1963) rappresenta uno dei vertici del magistero di Tosi, per l’accuratezza nella ricostruzione degli abiti storici (fra i quali celeberrimo quello del ballo finale indossato da Angelica-Claudia Cardinale), che, tuttavia, sono sempre pensati in relazione sia con il personaggio sia con l’attore, come il frac indossato ‒ con effetto ironico sulla figura tarchiata ‒ da Calogero Sedara (Paolo Stoppa ) Nel corso della sua carriera ha lavorato anche con Franco Zeffirelli, Vittorio De Sica, Federico Fellini, Liliana Cavani. Da alcuni anni insegna storia del costume alla Scuola nazionale di cinema di Roma.