Piazza Indipendenza 22 Firenze
Si tratta di un edificio organizzato su cinque assi e sviluppato su altrettanti piani, gli ultimi due evidentemente frutto di una tarda soprelevazione (non sono peraltro presenti in una fotografia di questo lato della piazza, databile al 1866 e conservata presso l’Archivio Storico del Comune di Firenze).
La palazzina, di cui non si conosce l’architetto, oltre che per il fronte rappresentativo del gusto attorno alla metà dell’Ottocento, è da segnalare in quanto, come ricorda la lapide posta sul fronte dell’edificio, qui nacque nel 1850 e visse Guido Nobili, avvocato e scrittore, “che con arte delicata rievocò la vita fiorentina dell’Ottocento“, compresa la pacifica rivoluzione del 27 aprile 1859, di cui fu testimone proprio dal balcone di questa casa. Una rivoluzione incruenta con cui i fiorentini conquistarono la loro Indipendenza dai Lorena manifestando i loro sentimenti patriottici
Il ferro portabandiera che ancora insiste sotto un davanzale a destra è tradizionalmente indicato come quello dove sventolò la prima bandiera italiana sulla piazza.
Negli anni sessanta e settanta dell’Ottocento ebbe invece qui abitazione e studio lo scultore e poeta americano Joel Tanner Hart. Interessante l’androne, voltato e decorato con, ai lati, due medaglioni raffiguranti Dante Alighieri e Michelangelo Buonarroti.
Claudio Paolini. Repertorio delle architetture civili di Firenze