A cura di Mario Isnenghi
Editore Donzelli
Data Pubblicazione: 27/06/2012
Collana: Saggi. Storia E Scienze Sociali
Pagine: 287
Formato: Libro in brossura
Lingua: Italiano
Euro 28
Che cos’è una nazione? E quanto conta la nazione come principio ordinatore del vivere sociale? Tutto un chiacchiericcio di fondo ci ha voluto far credere che oggi – giunti ormai all’Europa – Francia e Germania, Italia e Spagna non contino più. Non è esattamente così, e lo stiamo vedendo. Ma di certo era lontanissimo dal vero per la storia d’Italia, otto e novecentesca. I saggi di questo volume fanno spesso riferimento a “Nazione e lavoro”, il grande libro rifondatore scritto trent’anni fa da Silvio Lanaro, che ha reso di nuovo adoperabile la parola e centrale il concetto. Parola e concetto che erano Stati messi a lungo fuori gioco, politicamente e storiograficamente, dal fascismo. Sono anche altre le parole “pesanti” rimesse in gioco dalla storiografia contemporanea come volano di progettualità politica e del vivere collettivo. Qui si parla di ideologie, di patrie, di Stato, e anche di retoriche politiche. Questo libro rappresenta un variegato esempio di storia culturale, attenta all’immaginario e alle emozioni, alle soggettività, oltre che ai concetti e alle idee. Ma – come avviene per la migliore storia culturale – non per questo dimentica della politica, degli urti e dei conflitti delle dinamiche sociali.
Premessa di Carlotta Saba.