Caro Direttore,
sono uno dei 250.000 anziani della nostra provincia. Non ho conosciuto Aligi Barducci, nè Franco Bracci avevo due anni quando furono uccisi); ho un ricordo di stima per il sindaco Fabiani; meno per il sindaco La Pira (leggevo – questo sì – che Einaudi gli aveva scritto per ricordargli che i bilanci di un Comune non li risana la Madonna). Ho anche io negli occhi qualche manifestazione per uscire dalla NATO ( meno male – è il caso di dire – che la maggioranza degli Italiani votò per restare ). Sempre vivo e bello il ricordo diretto e anche personale delle civili manifestazioni a favore della legge Baslini-Fortuna. A don Mazzi preferivo don Luigi Stefani, il sacerdote patriota fratello degli esuli Giuliano-Dalmati (35 anni vissuti a Firenze). Ancora: le manifestazioni – numericamente più piccole, per la verità, a favore degli insorti d’Ungheria, e circa dieci anni dopo quelle per la Cecoslovacchia assalita anche lei dai carri armati del regime comunista sovietico e poco dopo quelle per il sacrificio di Jan Palach e delle altre torce umane a Praga.
Livio Ghelli chiede chi dia i nomi alle nostre strade. Credo che esista tuttora una commissione toponomastica, che dovrebbe ancora essere regolarmente votata e che dovrebbe rispettare alcune regole civili (quella, per esempio, di non intitolare a persone prima che siano decorsi almeno dieci anni dalla morte). Comunque mi sembrerebbe corretta una procedura che prevedesse un esame delle proposte, un dibattito e una decisione della commissione apposita.
Grazie con un saluto agli amici risorgimentali.
Adalberto Scarlino
Via Por Santa Maria 57 Firenze