I tempi sono oggimai sconsolati di bellezza e d’idealità; direbbesi che manchi nelle generazioni crescenti la coscienza nazionale. Tanto più siano grazie a te, o nobile Reggio Emilia, in cui …fu decretato nazionale lo stendardo dei tre colori.
L’Italia è risorta nel mondo per sé e per il mondo .ella per vivere, dee avere idee e forze sue, deve esplicare un officio suo civile ed umano, un’espansione morale e politica.
Tornate, o giovani, alla scienza e alla coscienza dei padri, e riponetevi in cuore quello che fu il sentimento ed il proposito di quei vecchi che hanno fatto la patria .l’Italia avanti tutto ! L’Italia sopra tutto!…
Giosuè Carducci dal discorso a Reggio Emilia il 7 gennaio 1897
Nel centenario della nascita del tricolore a Reggio Emilia , negli anni dell’Italia umbertina, in anni di tensioni politiche e sociali, Giosuè Carducci nel suo discorso commemorativo si rammarica della crisi dei valori risorgimentali nelle nuove generazioni, con la speranza però che gli stessi giovani possano con il ricordo dei padri ritrovare l’amor di patria.
Anche oggi in Italia , in tempi diversi dal 1897, ma sempre attraversati da crisi politiche e morali, sembravano tramontati gli ideali del Risorgimento, attenuato se non scomparso il valore della nostra storia in particolare tra i giovani, poi è arrivato il 17 marzo e con la sorpresa di molti gli italiani hanno partecipato in gran numero alla festa dell’ unità d’Italia ed il tricolore è apparso d’incanto nelle strade,alle finestre, nelle vetrine e in tantissime coccarde negli abiti di giovani e vecchi, uomini e donne.
Merito del nostro presidente Napolitano che da tempo in maniera pervicace cerca di dare un senso forte ed alto delle istituzioni italiane nella riscoperta di una memoria storica condivisa e che negli anni si era smarrita ? Forse.
Oppure grazie alla continua opera di denigrazione dei valori risorgimentali da parte della Lega per un’eterogenesi dei fini , che la storia a volte ci riserva, e per reazione si è risvegliato l’amor di patria?
Può essere.
Sicuramente gli italiani, come i francesi, i tedeschi e gli altri popoli hanno sempre avuto l’orgoglio di appartenere ad una storia comune di nazione , nonostante le secolari divisioni municipalistiche, orgoglio che purtroppo in ragione dell’incertezza in cui vive l’Italia sul piano politico, economico e pure etico non si manifesta appieno se non in alcune occasioni in maniera surrettizia come può essere la vittoria in un campionato mondiale di calcio nel 1982 o nel 2006.
La festa del 17 marzo ha fatto da catalizzatore di questo bisogno , per anni compresso, di manifestare la propria italianità ed i tre colori della bandiera ne sono stati il simbolo e la sua forma esteriore.
Anche in molte scuole è apparso il tricolore e l’Unità d’Italia è stata ricordata con molteplici iniziative, come se gli studenti dopo tanta indifferenza avessero raccolto l’invito del Carducci a tornare alla scienza e alla coscienza dei padri … ed al sentimento ed al proposito dei vecchi che hanno fatto la patria