…sull’altura di Calatafimi, che domina il campo di una e decisiva battaglia nel 1860, mi sono fermato dinanzi ai cippi con i nomi dei caduti garibaldini provenienti da varie parti d’Italia, e segnatamente da città del Nord. Lì, ho come toccato con mano la prova tangibile, in un’atmosfera di grande emozione, di quella coesione e unità tra gli italiani cui dobbiamo guardare di nuovo oggi come all’arma vincente per superare le sfide del presente e del prossimo futuro
Giorgio Napolitano
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano negli anni della sua presidenza e segnatamente nel 2011 è stato l’animatore delle iniziative più significative per i 150 anni dell’Unità d’Italia, rianimando negli italiani il senso forte di appartenenza alla loro patria, il valore importante della coesione nazionale, l’orgoglio per la loro storia a partire dalle vicende risorgimentali, sia con discorsi pubblici, sia partecipando personalmente ad eventi celebrativi al Nord, al Centro ed al Sud dell’Italia.
In una di queste occasioni, a Firenze, il Comitato Fiorentino per il Risorgimento ha voluto riconoscere i meriti di Giorgio Napolitano, facendogli omaggio e dono della propria coccarda e sempre nel riconoscimento dell’ importanza del suo ruolo in questo momento cruciale della vita politica italiana, nei suoi risvolti sia economici che sociali, ci sembra doveroso pubblicare come editoriale del mese di gennaio la sua lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera la vigilia di Natale (vedi link), sia come testimonianza di un 2011, sostanzialmente positivo, per la partecipazione degli italiani alla celebrazione del cento cinquantenario, in primis il 17 marzo, sia come auspicio per un 2012 ancora ricco di iniziative risorgimentali