LETTERE al Corriere della Sera 2 ottobre 2021
Caro Cazzullo, ecco finalmente la «primadonna di Milano»! La prima statua femminile a Milano, dedicata alla nobildonna Cristina Trivulzio di Belgioioso, eroina del Risorgimento, ha trovato la più giusta e naturale collocazione in piazza Belgioioso, a fianco dell’omonimo palazzo in cui entrò come giovane sposa. Possiede la grazia e l’eleganza di Carla Fracci, unite all’indomabile carattere e la disinvolta dolcezza di Alda Merini, due delicate anime infrangibili! Una donna davvero «di spicco». Che ne pensa? Aldo Benedetti Piacenza
Caro Benedetti, Cristina Trivulzio di Belgioioso è stata una donna straordinaria. Protagonista del Risorgimento, madre della patria. Una donna che scrive lettere di presentazione per il viaggio in Italia di Balzac, ascolta Liszt e Chopin suonare per lei, ispira poesie di Heine, cucina per Lafayette, conversa di musica con Bellini, scrive lettere di conforto ai milanesi prigionieri allo Spielberg, accoglie l’esule Maroncelli con una gamba sola, finanzia Mazzini e ricama le bandiere delle sue fallimentari spedizioni, fonda un giornale patriottico e chiama a collaborarvi Giuseppe Montanelli, fa tradurre Leopardi in francese, sorride a Hugo che giocando con il suo nome la chiama «belle joyeuse», ascolta Chateaubriand leggere le Memorie d’oltretomba e le trova noiosissime, fa innamorare De Musset: «Aveva terribili occhi da sfinge/ così grandi, ma così grandi, che mi ci sono perduto/ e non mi ritrovo più». Forse ha anche una storia con George Sand, la scrittrice vestita da uomo che si crede la reincarnazione di Saffo; di sicuro una notte indossa anche lei abiti maschili, per accompagnare il futuro Napoleone III, allora giovane cospiratore carbonaro, a recuperare un carico di 316 fucili su una spiaggia della Versilia: come compenso ne chiede uno per sé. Arruola volontari napoletani per sostenere le Cinque Giornate di Milano, organizza gli ospedali da campo della Repubblica romana, Goffredo Mameli muore tra le sue braccia. In esilio viene pugnalata dall’infido servitore, ma si salva. Di sé Cristina disse che, se fosse stata un uomo, avrebbe avuto un monumento su tutte le piazze d’Italia. Almeno uno, finalmente, ce l’ha. Aldo Cazzullo
Ritratto di Cristina Trivulzio di Belgiojoso Francesco Hayez 1832