Piazza dei Ciompi è una piazza nel centro storico di Firenze nei pressi della Basilica di Santa Croce. Dedicata ai protagonisti del Tumulto dei Ciompi, questa semplice piazzetta fu aperta negli anni trenta del Novecento, quando si procedette a demolire alcuni isolati di Santa Croce per un rinnovo urbanistico. Sospesi i lavori durante la guerra, la piazza fu infine rinominata nel 1948, tra i lati superstiti di via Pietrapiana, Borgo Allegri e via Michelangelo Buonarroti.
La piazza prese carattere solo negli anni cinquanta, quando vi fu ricostruita la Loggia del Pesce, un’architettura di Giorgio Vasari, già in Mercato Vecchio, della quale esistevano alcuni frammenti salvati e conservati nel lapidario del Museo di San Marco. Questa loggia era stata edificata nel Cinquecento quando i pesciaioli vennero fatti traslocare da vicino al Ponte Vecchio (nell’odierna piazza del Pesce, appunto), a causa dei non gradevoli effluvi e della sporcizia, soprattutto nel momento in cui il granduca scelse il ponte per far passare il Corridoio vasariano. I lavori di rimontaggio vennero eseguiti da Giulio Cesare Lensi Orlandi, architetto del Comune di Firenze.
Nello stesso periodo venne inoltre creato un mercatino delle pulci fisso, ospitato nelle bancarelle al centro della piazza, costruite come stanzette coperte da una tettoia. Anche i negozi ai lati della piazza sono spesso dedicati all’antiquariato e al Bric-à-brac. Questo angolo di Firenze, sebbene decaduto negli anni, aveva conservato un autentico sapore rionale fino a quando a marzo del 2016 gli antiquari sono stati fatti traslocare in piazza Annigoni, nei pressi del mercato di Sant’Ambrogio, sotto tendoni di plastica, per rimuovere l’amianto dalle baracchine e, in contemporanea, procedere alla riqualificazione della piazza.
Il Comune per creare uno spazio non solo rionale, ma aperto alla città, avrebbe pensato ad un giardino con alberi e panchine a cui affiancare dei mercatini temporanei, lasciando il mercato delle Pulci stabilmente in piazza Annigoni,
I residenti ed i commercianti della zona hanno sottoscritto recentemente una petizione per il ritorno invece del mercatino dei Ciompi nel luogo dov’è nato, nel timore che la proliferazione di nuovi locali, soprattutto di street food, comporti maggior rumore notturno e minor vivibiltà, aggravando la situazione già critica della movida selvaggia, presente a Sant’Ambrogio.