• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale
  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Piazza Massimo d’Azeglio

17/05/2016

è una grande piazza rettangolare e alberata del centro storico di Firenze.

L’area in cui sorse il giardino si  chiamava fino a metà Ottocento Mattonaia, all’interno della cerchia della mura a nord-est di Firenze tra l’antica Porta A Pinti e Porta alla Croce ( attuale Piazza Beccaria),  con orti ed abitazioni popolari, ma soprattutto i poderi di pertinenza della villa Ginori, assieme ad altri di proprietà Panciatichi e Morrocchi.

La zona della Mattonaia subì una vasta campagna di espropri  nel 1865, primo anno di Firenze Capitale, e fu trasformata nella zona più moderna ed esclusiva del centro. In realtà l’edificazione della piazza da considerarsi frutto di un progetto maturatosi negli anni precedenti, almeno fin dal 1860, con un cantiere già avviato nel novembre del 1864 che, ovviamente, ricevette particolare impulso negli anni in cui Firenze fu capitale.

Espropriati a titolo di pubblica utilità i terreni e gli edifici, gli assi viari furono progettati come maglia regolare, paralleli all’antico borgo Pinti e al proseguimento di via della Colonna (che allora si interrompeva all’altezza di borgo Pinti), lasciando al tracciato delle mura il compito di definire il disegno dei vari lotti posti all’estremo margine nord ed est, e a una piazza con giardino di vivificarne il cuore.

Piazza d’Azeglio, su cui si edificarono villini e palazzine in linea con le esigenze di decoro dell’epoca ( previste dal piano regolatore di Giuseppe Poggi, ma in questo caso redatto nel dettaglio dall’ingegnere del Comune Luigi del Sarto), venne concepita come piazza-giardino simile ad una square inglese, tanto che fino alla seconda guerra mondiale era chiusa da una cancellata le cui chiavi erano in possesso solo dei proprietari di case che vi si affacciassero: nel conflitto fu smantellata e il ferro dato “alla Patria“. La destinazione della piazza e del quartiere (detto della Mattonaia dall’unica via che tagliava verso le mura i poderi e lungo la quale si collocava la già citata villa Ginori) fu a carattere residenziale, con una evidente attenzione alla ricca borghesia, nell’ambito della quale si distinse nell’acquistare i lotti edificabili la comunità ebraica, in ragione della parallela edificazione della Sinagoga nel vicino lotto posto tra  via  Farini e via Carducci.

Il politico e scrittore Massimo D’Azeglio era morto appena da un anno quando il comune decise di intitolargli questa piazza (gennaio 1866). Nel 1869, dal lato verso borgo Pinti, era stato poi inaugurato un grande teatro intitolato al Principe Umberto I, distrutto  poi da un incendio il 29 dicembre 1889. La costruzione per lo più in legno, a pianta circolare, e mai più riedificata, fu  sostituita dalla palazzina e dal Villino Uzielli. Entro il 1870 le opere di urbanizzazione si erano oramai concluse e già erano sorti in margine alla piazza villini e palazzi.

Col trasferimento però della capitale a Roma  molti dei proprietari dei villini si trasferirono e il valore immobiliare degli edifici scese molto. Completata l’edificazione degli ultimi lotti rimasti invenduti nel primo decennio del Novecento (e di quelli sorti sul lato ovest al posto del teatro), arrivò una nutrita colonia cosmopolita di intellettuali e artisti, che diedero vita a un’intensa vita culturale e salottiera nella zona. Di alcuni dei numerosi residenti illustri resta traccia nelle targhe che si vedono sugli edifici. ( Pellegrino Artusi, Piero Puccioni)]

Attualmente la piazza ospita un piccolo parco giochi e ed un campetto di calcio limitato da un’alta recinzione. A fianco della vasca si trovano adesso una giostra per bambini ed un piccolo fabbricato ospitante un bagno pubblico.

Su un lato del giardino si trova un piccolo monumento a ricordo di tre partigiani caduti il 7 giugno 1944, Enrico Bocci, Italo Piccagli e Luigi Morandi, tutti decorati dalla medaglia d’oro al valor militare, uccisi dai fascisti che scoprirono il covo da dove trasmettevano Radio Cora, in uno degli edifici della piazza.

Correlati

Pubblicato in: I luoghiTag: Firenze capitale
Post precedente:La scuola senza storia e i quesiti del concorsone
Post successivo:CLERICALI E ANTICLERICALI DUE NEMICI INVECCHIATI

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

L’Occidente è sulla via del tramonto?

Video

Convegno “La morte di Giacomo Matteotti nel clima politico della Firenze degli anni 20 del novecento”

Prossimi appuntamenti

FESTA DELL’INDIPENDENZA TOSCANA

18/04/2025

BUONA PASQUA

16/04/2025

Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

14/03/2025

Lettere al Direttore

Anche il liberale Gobetti condivideva il giudizio di Gramsci sul Risorgimento come “rivoluzione mancata”

02/02/2025

Focus

Una vita contro

21/04/2025

Tribuna

1947: una canzone di Sergio Endrigo

09/02/2025

Luoghi

Firenze: città di pietra.

08/02/2025

Mostre

Tra le meraviglie di Foggini

11/04/2025

Rassegna stampa

Se si eleva la cultura militare a valore assoluto

10/04/2025

Pubblicazioni

Così le donne salirono in cattedra

23/03/2025

RisorgimentoFirenze.it nella tua mail

E' possibile ricevere un messaggio e-mail ad ogni nuova pubblicazione sul nostro sito.
Basta inserire il proprio indirizzo di posta elettronica nella casella sottostante. Il servizio è gratuito e può essere interrotto in ogni momento.

Unisciti a 98 altri iscritti

IL PARTITO D’AZIONE IN TOSCANA

25/03/2025

Alla tradizione mazziniana e democratica del Partito d’Azione risorgimentale s’ispirò, nel riprenderne il nome, uno dei movimenti politici dell’opposizione antifascista. Alla formazione dell’ideologia di questo …

DI SPALLE A QUESTO MONDO

13/03/2025

" Bisognerebbe che tutte le Potenze belligeranti, nella Dichiarazione di guerra, riconoscessero reciprocamente il principio di neutralità dei combattenti feriti per tutto il tempo della loro cura e che adottassero …

8 MARZO 2025. La preveggenza di ANNA KULISCIOFF

09/03/2025

Nel centenario della morte, al   Museo del Risorgimento di Milano documenti, lettere, giornali, opuscoli ricostruiscono l’esperienza politica della socialista, che già tra Ottocento e inizio Novecento si …

Per un’Europa libera e forte

01/03/2025

La libertà è come l’aria: ci si accorge quanto vale quando comincia a mancare Piero Calamandrei Sono passati già tre anni da quando la Russia di Putin ha invaso e devastato uno stato …

NEOBORBONICI, INUTILE DARE LA COLPA AD ALTRI ITALIANI

22/02/2025

LETTERE al Corriere della Sera 21febbraio 2025 Caro Aldo, ho letto la sua pseudo intervista a Roberto Andò. Lei non perde occasione per mettere in cattiva luce il Sud. Lei mitizza una impresa finanziata solo …

“M” VA A ROMA

06/02/2025

Mussolini al lavoro in via dell’Impero, oggi via dei Fori Imperiali Si intitola “Una capitale per l’Italia”, sottotitolo “Per un racconto della Roma fascista” l’ultimo saggio di Ernesto Galli della Loggia appena …

Montale, geniale dilettante

05/02/2025

Nel 1925 usciva «Ossi di Seppia», esordio poetico del premio Nobel, che diceva di sé «ho scritto sempre da povero diavolo» e che a Firenze avrebbe diretto il Vieusseux I montaliani Ossi di seppia, usciti a Torino …

La residenza sovrana di Palazzo Pitti a Firenze

04/02/2025

Quando il 3 febbraio del 1865 «il migliore de’ re», Vittorio Emanuele II varcò la soglia di Palazzo Pitti per farne la sua residenza in attesa di Roma, il «Giornale Illustrato» salutava la Reggia quale «pupilla …

Il Risorgimento non è stata una rivoluzione incompiuta

01/02/2025

“…l’Italia non è regredita, non si è impoverita, non è emarginata, non è in declino; tutto ciò è avvenuto grazie al lavoro, allo sforzo, al comportamento degli italiani nel loro complesso. Ecco perché bisogna …

GIORNATA DELLA MEMORIA. La vittima del fascismo, Enrica Calabresi, raccontata in musica, al Funaro di Pistoia

27/01/2025

Al Funaro, Centro Culturale di Pistoia, la storia di una studiosa brillante: con le leggi razziali perse il lavoro e poi fu arrestata a Firenze La storia di una scienziata ebrea, del suo brillante percorso …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi

 

Caricamento commenti...