a cura di Attilio Motta
Autore Ippolito Nievo
Editore Marsilio
Anno 2016
Pag. 656
Prezzo Euro 38,00
Arruolatosi tra i garibaldini nella primavera del 1859, Ippolito Nievo viene sorpreso dall’armistizio di Villafranca, che prevede la liberazione della Lombardia ma non dell’amato Veneto. Per questo scrive «in fretta» e pubblica anonimo il pamphlet Venezia e la libertà d’Italia, accorato tentativo di opporsi a un destino amaro che riapriva la ferita di Campoformio. Qualche mese dopo, momentaneamente archiviata ogni prospettiva di ripresa della guerra, torna a riflettere sul Risorgimento con un breve saggio rimasto inedito, Rivoluzione politica e rivoluzione nazionale, in cui analizza criticamente le ragioni dello scarso coinvolgimento popolare nel processo unitario. Oltre a questi due testi, il volume raccoglie una settantina di articoli d’attualità con cui, nel “decennio di preparazione” (e in particolare tra il 1857 e il 1859), Nievo contribuisce alla crescita di una coscienza nazionale dalle colonne delle riviste umoristico-satiriche, e in cui l’intrattenimento si alterna ad affondi politici nascosti, a causa della censura, dietro il velo dell’allusività.
Attilio Motta (Lecce 1971) è ricercatore di letteratura italiana all’Università di Padova. Si è occupato fra l’altro del dibattito sul romanzo nel Settecento italiano, del ripiegamento memorialistico degli intellettuali contemporanei (L’intellettuale autobiografico, Manni 2003) e dei Cantari della Reina d’Oriente di Antonio Pucci, di cui ha curato, con William Robins, un’edizione critica (Commissione per i testi di lingua 2007). Su Nievo ha pubblicato alcuni studi sugli scritti giornalistici e sull’esilio nelle Confessioni.