La Scuola allievi marescialli e brigadieri carabinieri, istituto di formazione dell’Arma, si configura su due sedi: una a Velletri ed una a Firenze. Della sede di Firenze fanno parte la caserma “G. Mameli“, con accesso in piazza della Stazione (numero 7) e in via della Scala, nel sito dell’ex monastero della Santissima Concezione e di una parte del complesso di Santa Maria Novella.
L’edificio si compone infatti di due parti ben distinte: il nucleo più antico è rappresentato dal chiostro trecentesco, detto Chostro Grande, appartenente al convento dei padri domenicani di Santa Maria Novella; la struttura più recente integra il Monastero della Santissima concezione, costruito nel tardo Cinquecento.
Nel 1810 i conventi di Santa Maria Novella e della Santissima Concezione furono soppressi ed adibiti ad uso militare e, con la restaurazione, quest’ultimo divenne educandato femminile. In questa circostanza il restauro e l’adattamento delle strutture viene affidato a Giuseppe Martelli, che realizzò due scale di notevole valore scenografico e l’aula magna. Con l’unità d’Italia, l’edificio ospitò il Ministero dei lavori pubblici, la corte di Cassazione e la direzione del Lotto. A seguito del trasferimento della capitale a Roma le strutture vennero liberate; parte di esse tornarono ai monaci domenicani, mentre il chiostro Grande e gli ambienti ad esso annessi vengono occupati dal Collegio Militare (1874).
Agli inizi del Novecento parte del convento venne occupato dal Museo del Risorgimento mentre la porzione su via della Scala fu destinata a liceo.
Il complesso fu adibito a sede della scuola per sottufficiali dei Carabinieri e venne istituita con decreto luogotenenziale n. 1314 del 5 ottobre 1916 al fine di “abilitare alla promozione a vice brigadiere gli appuntati ed i carabinieri”; prese il nome di “Scuola allievi sottufficiali carabinieri” ed entrò in funzione il 5 gennaio 1920. L’apertura di via Santa Caterina da Siena comportò la distruzione del lato ovest del fabbricato, successivamente ricostruito su progetto dell’architetto Aurelio Cetica.
La scuola cambiò nuovamente nome in “Scuola centrale carabinieri reali” con il Regio Decreto n. 742 del 18 marzo 1928 “in considerazione che la Scuola allievi sottufficiali carabinieri svolge anche corsi di abilitazione per gli ufficiali”. Vennero così istituiti in quella sede i corsi di formazione per gli ufficiali dell’Arma, sino al 1º novembre 1952, data in cui venne istituita la Scuola Ufficiali a Roma.
Nel 1939 l’amministrazione fiorentina decise di ripristinare il complesso: la grande aula dormitorio attigua al Chiostro Grande fu restaurata e trasformata in mensa ed i locali già adibiti a museo del Risorgimento utilizzati come dormitori e sale ritrovo; nel nuovo fabbricato trovarono finalmente sede tutti gli uffici del comando.
Le demolizioni iniziarono nel novembre del 1937. Benché la delibera per la costruzione di una nuova sede fosse del 21 ottobre 1938, i progetti di Cetica erano già compiutamente definiti nel maggio dello stesso anno. Il progetto fu approvato nel marzo del 1939 ed il cantiere avviato nel giugno successivo. L’edificio fu collaudato nel giugno del 1940. Un anno dopo (17 giugno 1941) l’architetto Cetica ricevette l’incarico di effettuate alcune modifiche sull’immobile; l’edificio fu finalmente inaugurato nell’agosto del 1941.
Nel 1952 la scuola prese il nome di “Scuola sottufficiali carabinieri” con circolare del comando generale dell’Arma n. 870/31 del 1º novembre. L’aumentare delle esigenze di sicurezza del paese, e il relativo ridimensionamento dell’organico, in costante aumento, portarono l’Arma a suddividere l’attività di formazione in due anni, affidando il primo periodo formativo a una nuova sede, mantenendo il secondo anno a Firenze.