Autore Lucio Fabi
Editore Mursia
Anno 2014
Prezzo Euro 17,00
Nella memoria collettiva occupano ancora un posto di primo piano le sanguinose battaglie della Grande Guerra, insuperato esempio di impegno militare e di quantità di vite immolate all’interno di azioni belliche atroci. Questo libro racconta il Primo conflitto mondiale da un punto di vista diverso, dando voce non ai grandi generali e alle battaglie, ma ai soldati d’Italia che vi combatterono e che hanno fatto la storia del nostro Paese. Sono uomini che diventeranno famosi, come il poeta Giuseppe Ungaretti o l’eroe Enrico Toti, e soldati sconosciuti che dovettero imparare a odiare il nemico nelle trincee di mezzo mondo e che alla fine della guerra ritornarono alla vita civile portandosi dietro tragiche memorie, mentre per ricordare i caduti e gli invalidi vennero eretti monumenti e allestiti musei. Le loro storie sono ricostruite attraverso ricordi, lettere, ma anche cimeli ricavati da residuati bellici, immagini fotografiche e cinematografiche e proponendo un percorso nei luoghi della memoria, per non dimenticare le vite immolate e le migliaia di soldati sconosciuti di cui nessuno parlò più.
Lucio Fabi, storico e consulente museale, da tempo dedica le sue ricerche alla Prima guerra mondiale occupandosi anche della valorizzazione storica del territorio e dell’allestimento di vari musei della Grande Guerra in Trentino, Veneto e Friuli-Venezia Giulia.
Con Mursia ha pubblicato Uomini, armi e campi di battaglia della grande Guerra (2005), Gente di trincea (2009) e Il bravo soldato mulo (2012). Ha curato A cavallo della morte di Lebel Bruschelli (2007).