Mercoledì 23 marzo 2016 a Villa Bardini è stato presentato un progetto dell’architetto Maria Chiara Pozzana con il sostegno della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze di una Passeggiata in mezzo al verde a Firenze, lunga 15 chilometri e con suggestive vedute sulla città.
E’ al momento un progetto di massima, su cui occorrerà investire risorse e verificarne la fattibilità;e richiama come modello i percorsi naturalistici, già realizzati a New York e Parigi, ed è stato chiamato Greenway, dando però prova nella patria di Dante di provincialismo e di mancanza di orgoglio nazionale. I francesi saranno pure eccessivamente sciovinisti ma hanno chiamato giustamente il loro circuito verde Promenade Plantée !
Il progetto fiorentino, non solo vuole valorizzare un’area verde nel cuore di Firenze di grande bellezza e di notevole superficie (circa 260 ettari) tutta collocata in Oltrarno, ma intende anche favorire il decongestionamento delle zone più frequentate dai flussi turistici nel centro della città. Il percorso parte dal Giardino Bardini e attraversa il Giardino di Boboli, le Scuderie di Porta Romana, l’area verde di Bobolino, il Viale dei Colli, il viale e il giardino del Poggio Imperiale, ritorna sul Viale dei Colli e raggiunge il Piazzale Michelangelo dove possono essere visitati il Giardino dell’Iris e il Giardino delle Rose. La conclusione è nuovamente al Giardino Bardini.
Rispetto al percorso può suscitare qualche perplessità utilizzare come passeggiata sia il Viale dei Colli che il viale del Poggio Imperiale che da anni sono tra i punti caldi del traffico cittadino. Giuseppe Poggi negli anni di Firenze Capitale concepì il viale dei colli come un parco moderno che ampliava quello di Boboli , un viale progettato come un grande giardino all’inglese a scala urbana, da percorrere a piedi o con il calesse.
Oggi invece si dovrebbe camminare sui marciapiedi dei viali con il rumore ed i gas di scarico delle macchine che a tutte le ore passano accanto.
Un’opportuna soluzione potrebbe essere utilizzare bus navetta elettrici che percorressero i viali con brevi intervalli di tempo.
Il progetto poi assumerebbe una forte valenza culturale e politica se, invece di favorire solo il decongestionamento delle zone più frequentate dai turisti, fosse rivolto in primo luogo ai fiorentini, se fosse restituita ai giovani ed agli anziani, alle famiglie e alle scuole della nostra città la possibilità di riprendersi quegli spazi invasi ormai da anni dal turismo di massa, affidando all’amministrazione comunale il compito di trovare le soluzioni più efficaci per i residenti.
Investire infine risorse per la realizzazione concreta di questa Passeggiata nel verde comporterebbe per gli amministratori fiorentini la capacità politica di reperire capitali privati senza subire il ricatto moralistico di una parte dell’opinione pubblica che vedrebbe come al solito minacciato l’interesse pubblico dalla speculazione e dal profitto.
Già ai tempi di Firenze Capitale intellettuali ed artisti, italiani e stranieri, videro nel Piano Poggi di modernizzazione del centro storico solo un’operazione immobiliare ed economica, che avrebbe stravolto così la bellezza della città medievale e rinascimentale; come se avessero ignorato in buona o cattiva fede che dietro le opere di Arnolfo da Cambio e di Brunelleschi, di Giotto e di Masaccio non ci fossero stati gli interessi corposi di mercanti e banchieri, dei Sassetti e dei Peruzzi, dei Medici e degli Strozzi!
Va riconosciuto comunque alla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron con la proposta di una Passeggiata nel verde, di forte significato storico e naturalistico, il merito di aver saputo cogliere in modo propositivo il valore ed il senso della ricorrenza dei 150 anni di Firenze Capitale; una ricorrenza che appunto non deve essere meramente rievocativa e celebrativa, ma che deve riportare alle problematiche di oggi le questioni di ieri, dalle esigenze della Firenze del Poggi alle necessità della Firenze attuale, dai giardini di una città ottocentesca agli spazi verdi di una città del XXI secolo.