LETTERE a SERGIO ROMANO Corriere della Sera 15 settembre
Caro Romano, perché non suggerire agli eredi di Casa Savoia il trasferimento delle salme di Vittorio Emanuele III (attualmente ad Alessandria d’Egitto) e di sua moglie Elena (attualmente, mi pare, a Montpellier) presso l’Abbazia di Hautecombe in Savoia? Fondata dai cistercensi nel XII secolo fu ricostruita dai Savoia nel 1824 per ospitarvi le tombe di famiglia. Vi sono collocate anche le salme di Umberto II, morto a Cascais, e di sua moglie. In quel posto spira un’atmosfera di serenità in cui credo si possano suggellare dignitosamente le vicende della casa reale del nostro Paese.
Remo Barbagli
La sepoltura a Hautecombe restituirebbe Vittorio Emanuele III alla storia più antica della sua dinastia. Ma il penultimo re d’Italia appartiene, nel bene e nel male, alla storia nazionale e credo che il sua posto sia qui. È piuttosto paradossale, d’altro canto canto, che Mussolini sia sepolto a Predappio e i due ultimi re d’Italia all’estero.
Sergio Romano