Un nuovo Museo a Firenze? In una città d’arte che di musei pubblici, sia statali che comunali e privati, di collezioni artistiche e scientifiche ne conta oltre 40, senza considerare poi che Firenze stessa per i palazzi e le chiese, per le vie e per le piazze, essa stessa è un museo a cielo aperto ?
E tra l’altro l’istituzione di un nuovo luogo espositivo, a parte il costo di realizzazione e di mantenimento, non avrebbe poca resa sul piano economico, dato che solo la Galleria Uffizi e la Galleria dell’Accademia tra tutti musei fiorentini sono in attivo per numero di visitatori e relativa vendita dei biglietti ?
I Beni culturali- artistici devono essere allora solo una merce, il nostro petrolio come affermano i nostri amministratori, oppure il nostro patrimonio culturale prima che a produrre ricchezza dovrebbe formare dei cittadini, consapevoli della propria identità e memoria storica ?
Le celebrazioni iniziate quest’anno dei 150 anni di Firenze Capitale non sono servite solo a rievocare un momento significativo della storia nazionale, ma anche a riflettere sul passato, il presente e il futuro della nostra città a partire dagli anni in cui la Firenze granducale diventava appunto la capitale del Regno d’Italia.
In questo senso, l’importanza delle manifestazioni che sono state promosse per questa occasione risulterà ancora maggiore se la città ne uscirà incoraggiata a dedicare una specifica istituzione alla ricostruzione organica della sua intera storia, al di là di pur importantissime ricorrenze. Va pure ricordato che da anni in altre città italiane già esistono analoghe istituzioni, tra le quali per esempio il celebre Museo Carnavalet di Parigi .
Oltretutto attualmente non esistono né un Museo del Risorgimento, né uno dedicato alla Resistenza; il recente Museo del Novecento espone solo opere d’arte; è chiuso da anni il Museo di “Firenze com’era”; il Trecento ed il Quattrocento vengono solo in parte documentati da Palazzo Davanzati e dal Museo Horne.
A maggior ragione, dunque, si sente la mancanza di un luogo, progettato e organizzato secondo i più aggiornati criteri museografici, nel quale i momenti salienti della storia di Firenze dagli anni di Florentia romana a oggi si possano dipanare in un avvincente percorso museale attraverso molteplici forme di documentazione. D’altra parte, in poche città al mondo l’esistenza di una simile istituzione sarebbe così ovvia, perché poche possono vantare una storia così ricca di eventi, di invenzioni, di personaggi straordinari in ogni settore della cultura, dell’arte, della scienza, dell’economia e della politica.
Il Museo della Città sarebbe prezioso in primo luogo per i fiorentini e per tutti quelli che hanno a cuore la memoria storica di Firenze e la conservazione di un patrimonio straordinario; lo sarebbe per i ragazzi, di cui stimolerebbe la curiosità e l’amore per la storia, e per le scuole, che avrebbero a disposizione un potente strumento di divulgazione storica; e ai tanti visitatori della nostra città offrirebbe un’occasione di comprensione più organica di un multiforme e ricchissimo passato.