Perché celebrare 150 anni dell’unità d’Italia significa esaltare esclusivamente il passato del nostro Paese? “Un’espressione Geografica” celebra un’Italia contemporanea e guarda al futuro attraverso le opere di 20 artisti stranieri.
Da uno sguardo innovativo e visionario sul nostro territorio nasce una mostra nuova, con opere nuove, realizzate e prodotte in Italia.
La mostra racconta il Paese di oggi e di domani, ritraendo le ricchezze e le specificità di ciascuna Regione. Ne emerge un ritratto inedito del panorama sociale, politico e culturale: come eravamo, ma soprattutto come siamo e come saremo. Un racconto delle meraviglie e delle contraddizioni che caratterizzano un’Italia unica, sempre in bilico tra tradizione e innovazione, storia e contemporaneità. Il 2 agosto 1847 lo statista austriaco Klemens Von Metternich scrisse, in una nota inviata al conte Dietrichstein, la famosa e controversa frase «L’Italia è un’espressione geografica». Tale frase venne ripresa l’anno successivo dal quotidiano napoletano Il Nazionale, riportandola però in senso dispregiativo: “L’Italia non è che un’espressione geografica”; nel pieno dei Moti del ‘48, i liberali italiani si appropriarono polemicamente di quest’ultima interpretazione utilizzandola, in chiave patriottica per risvegliare il sentimento anti-austriaco negli italiani. Gli storici sono abbastanza concordi nel riconoscere nell’affermazione di Metternich la constatazione di uno stato di fatto, piuttosto che una connotazione negativa: dal punto di vista politico, infatti, lo statista austriaco notava come l’Italia fosse “composta da Stati sovrani, reciprocamente indipendenti”
Partendo dalla definizione “Espressione Geografica“ la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo desidera riflettere su come oggi, in un mondo globale dove lo scambio fra le culture e le economie ha cancellato l’antico concetto di confine, la geografia di una nazione sia ritornata a essere un argomento estremamente attuale. Un’Espressione Geografica sarà il risultato di un viaggio in Italia intrapreso da venti artisti, provenienti da diverse nazioni europee, ognuno in una delle venti Regioni italiane. Ogni artista sarà accompagnato nel suo viaggio da un giovane corrispondente della Regione prescelta, che lo guiderà attraverso il territorio di quest’ultima rivelandone l’identità e le specificità. Gli artisti si trasformeranno così in Goethe contemporanei per interpretare, attraverso il loro linguaggio individuale, l’Italia di oggi. Un’Italia vista ed esplorata in profondità, scannerrizata con gli occhi di chi vive altrove. Il loro viaggio toccherà infatti i luoghi più interessanti e significativi di ogni Regione e permetterà agli artisti di entrare in contatto con la ricchezza e la varietà del territorio italiano. La peculiarità di ciascuna Regione sarà la fonte ispiratrice per la creazione di nuove opere d’arte, intimamente legate all’esperienza dei luoghi visitati. In seguito alle ricerche sui territori regionali, gli artisti saranno infatti chiamati a creare una nuova opera, che sarà esposta in una grande mostra collettiva alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Le opere appariranno così agli occhi dello spettatore come un grande diario di viaggio, trasformando il visitatore di Un’Espressione Geografica in un viaggiatore contemporaneo: le storie, le esperienze, le sensazioni raccolte in ciascuna Regione saranno al centro anche dell’esperienza del visitatore della mostra, che potrà riscoprire da prospettive inedite e inaspettate il nostro Paese.
A cura di Francesco Bonami
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino
19 Maggio – 27 Novembre 2011