Autore Antonio Senta
prefazione Claudio Venza
Edizioni Elèuthera
Anno 2015
Pag. 256 ill.
Euro € 15,00
Dai moti del 1848 al neo-anarchismo post-’68, Senta delinea un’originale storia dell’anarchismo italiano che intreccia la grande Storia con le innumerevoli piccole storie di donne e uomini che hanno dato consistenza reale a quel cocktail unico di libertà e uguaglianza che è l’idea anarchica. Grazie a una narrazione serrata e avvincente, partecipiamo in diretta al fluire tumultuoso degli eventi che attraversano, influenzano e spesso modificano la storia d’Italia. Se non mancano i personaggi più noti, questa è soprattutto la storia corale dei tanti anonimi protagonisti che sono stati la carne viva del movimento italiano, la storia degli ideali politici e delle passioni umane che hanno messo in moto generazioni di militanti. Ne viene fuori la ricchezza di un’idea intrinsecamente plurale, sperimentale e antidogmatica che attraverso la storia si fa movimento concreto in una dimensione che lungi dall’essere solo politica è anche e soprattutto sociale ed etica.
La Storia altro non è che lo sforzo disperato degli esseri umani di dar corpo al più chiaroveggente dei propri sogni.
Albert Camus
Se gli anarchici non se ne curano, la storia la faranno i loro nemici. Gaetano Salvemini
Le strade dell’anarchia non s’incrociano con la politica
…. Proprio il suo intransigente rigore rende però il movimento libertario poco incisivo sul piano politico, là dove la dimensione del potere, stringi stringi, non può essere elusa…In circa in un secolo di lotte, non ha funzionato l’appello alla spontaneità sovversiva delle masse, sin da quando il tentativo di Carlo Pisacane, progenitore dell’anarchismo italiano, fallì sotto i colpi dei contadini che avrebbe voluto far risorgere.
Mentre l’idea di creare un partito anarchico, cioè una struttura di potere dotata di classe dirigente stabile, è in evidente contraddizione, nota Claudio Venza nella prefazione del libro, con gli ideali del movimento…
Antonio Carioti Corriere della Sera 19 agosto