Villa dell’Ombrellino Piazza Bellosguardo 11, Firenze.
Le origini della villa risalgono al 1372. Per quattrocento anni, la Villa di Bellosguardo, come era chiamata a quel tempo, fu abitata dalla famiglia Segni, il cui più illustre rappresentante fu lo storico Bernardo Segni. Nel 1815 la villa passò di proprietà alla contessa Teresa Spinelli Albizi che la fece totalmente ristrutturare. Fu lei che fece collocare sulla grande terrazza giardino che guarda verso Firenze una sorta di parasole in ferro a forma di ombrello cinese che ha dato il nome all’intera villa. Nel 1874 l’edificio fu acquistato dalla famiglia Zoubow, che quattro anni dopo, vi unì anche la contigua villa della Torricella. La fusione delle due proprietà portò ad una ristrutturazione dei due giardini, uniti in un unico vasto parco romantico, caratterizzato da numerose specie esotiche, quali: palme, bambù, cedri e ginko biloba.
Nei primi anni del XX secolo la villa passò all’inglese Alice Keppel, nota per essere stata “la favorita” di Edoardo VII, la quale, per ampliare il panorama, fece demolire la Torricella sostituendola con una loggia per la musica. L’intero parco fu disseminato di statue neocinquecentesche e neosettecentesche in pietra di Vicenza, concentrate in particolare nella parte che guarda Firenze. Nel 1926 questa zona del giardino fu trasformato in “giardino all’italiana“, con aiuole bordate di bosso, dall’architetto inglese Cecil Pinsent. Alla morte di Alice Keppel nel 1947, la villa fu ereditata dalla figlia Violet Trefusis che vi rimase fino alla sua morte. Scrittrice e saggista, Violet che ha annoverato amici e corrispondenti come Vita Sackville – West e Francois Mitterand si è sforzata di mantenere villa e giardino ai livelli del tempo di sua madre, con particolare attenzione alle fioriture in vaso ed in terra. La villa ha avuto molti ospiti illustri.
Galileo Galilei vi abitò tra il 1617 ed il 1631 ed in quegli anni scrisse il suo “Dialogo sui massimi sistemi“. Ugo Foscolo vi risiedette fra il 1812 e il 1813 vi compose il carme Le grazie. Anna Cora Mowatt nota come Mrs. Ritchie scrittrice di romanzi e di articoli sulla vita e gli avvenimenti fiorentini per giornali americani. Charles Elliot Norton studioso di arte e architettura italiana soggiornò all’Ombrellino tra la fine del 1870 e la primavera del 1871. Il pittore impressionista Marcel Desboutin, vi soggiornò verso la metà dell’Ottocento.
Oggi la villa è proprietà di una società immobiliare, che la vuole restaurare e destinare ad albergo e sede congressuale.