Via La Loggia dei Bianchi n.1 Firenze
La villa, posta tra la via delle Gore e via della Loggia dei Bianchi, è un’antica struttura risalente al 1500 circa. Solo la torre della villa, di età medievale, è il nucleo originario del complesso residenziale, attorno al quale venne costruita una dependance servile e un mulino alimentato da una gora. La proprietà un tempo era nota come gli Allori (o L’Alloro)
Il nome Loggia dei Bianchi deriverebbe dai Flagellanti “Bianchi”, una compagnia di penitenti, così chiamati per le loro candide vesti con cappuccio, che nel 1399 dirigendosi a Roma per un pellegrinaggio giunsero a Firenze.
La Signoria temendo la diffusione della peste, proibì ai penitenti l’ingresso in città. Questi si accamparono nei pressi di Rifredi lungo il torrente Terzolle e, accolti dai proprietari degli Allori, avrebbero eletto a monumento devozionale un piccolo tabernacolo dedicato alla loro patrona Maria in via delle Gore prospiciente sul torrente Terzolle.
Alla fine del Cinquecento il complesso venne acquistato da un mercante bergamasco residente a Firenze, Bernardo di Giovanni Corona da Ponte, il quale fondò anche l’Oratorio, incorporandovi l’antico tabernacolo, facendo realizzare un affresco da Ulisse Giocchi, su disegno del Poccetti, con la processione della Compagnia penitenziale, alla presenza dei committenti e dei loro rispettivi patroni.
Attualmente l’Oratorio è una struttura sbiadita e decrepita, imprigionata in una gabbia arrugginita.